Le finalità educative che questo progetto intende sottolineare e porre in maggior evidenza, rispetto ad altre di cui si riconosce comunque l’importanza, si riferiscono in particolar modo all’ambito dello sviluppo dell’identità personale e relazionale.
A tale scopo nel bambino quindi sarà fondamentale favorire la maturazione del senso di appartenenza alla tradizione così come esplicitato in precedenza. Tale acquisizione, in quanto interiorizzato, costituirà il presupposto per un confronto positivo con l’altro – quali che siano i tratti definitori della sua cultura, delle sue credenze, dei suoi costumi – sia in termini di accoglienza che di disponibilità.
Sarà perciò importante far cogliere al bambino le modalità che regolano, o meglio che dovrebbero regolare, le dinamiche sociali e cioè: la collaborazione, il confronto e il dialogo. Questo sempre partendo dal presupposto che per un’apertura vera verso l’altro è necessario esistere come individui con una propria appartenenza culturale, tradizionale, religiosa ed etnica.
Solo così il confronto favorirà lo sviluppo dell’identità personale e la conquista dell’autonomia nel rispetto dell’altro senza arrivare ad omologare gli individui in una cultura di massa generalizzata o a spingere le differenziazioni e il senso di appartenenza verso pericolosi integralismi.
Da ciò deriva un adeguato sviluppo del senso di responsabilità personale strettamente legato, vista l’età dei bambini alla prime forme di giudizio morale che in questa fase vanno formandosi.
Una attenzione a queste finalità educative non prescinde chiaramente dallo svolgere nella sua interezza il modello curricolare proposto dagli Orientamenti di cui questo progetto pedagogico è una specificazione e ponderazione.
A tale scopo nel bambino quindi sarà fondamentale favorire la maturazione del senso di appartenenza alla tradizione così come esplicitato in precedenza. Tale acquisizione, in quanto interiorizzato, costituirà il presupposto per un confronto positivo con l’altro – quali che siano i tratti definitori della sua cultura, delle sue credenze, dei suoi costumi – sia in termini di accoglienza che di disponibilità.
Sarà perciò importante far cogliere al bambino le modalità che regolano, o meglio che dovrebbero regolare, le dinamiche sociali e cioè: la collaborazione, il confronto e il dialogo. Questo sempre partendo dal presupposto che per un’apertura vera verso l’altro è necessario esistere come individui con una propria appartenenza culturale, tradizionale, religiosa ed etnica.
Solo così il confronto favorirà lo sviluppo dell’identità personale e la conquista dell’autonomia nel rispetto dell’altro senza arrivare ad omologare gli individui in una cultura di massa generalizzata o a spingere le differenziazioni e il senso di appartenenza verso pericolosi integralismi.
Da ciò deriva un adeguato sviluppo del senso di responsabilità personale strettamente legato, vista l’età dei bambini alla prime forme di giudizio morale che in questa fase vanno formandosi.
Una attenzione a queste finalità educative non prescinde chiaramente dallo svolgere nella sua interezza il modello curricolare proposto dagli Orientamenti di cui questo progetto pedagogico è una specificazione e ponderazione.